Qualche goccia di sudore
Sottile e aculeo infilzato tra le parentesi formate dalle labbra, giù in fondo, fino allo sterno, su in alto, fino all’ultimo pensiero evaporato. Quando il vecchio gli tese la mano, lo prese a braccetto e smise di zoppicare, non fu molta la strada che percorsero assieme, ne fu eterno il lascito. Non bastarono che due fari fissi puntati nell’anima, e sette parole seminate sui confini della sua terra. Prese quel treno e ci mise dentro di tutto, dai calzini puliti, alla tivù spenta, dai lavandini a muro agli stipiti della porta, ci mise qualche goccia di sudore, una manciata di conforto, sei cucchiaini di dubbi, e quel quanto basta di rughe d’espressione. Prese quel volo senza niente di ricambio, in verticale sul filo blu, non portò la bici e nemmeno fece caso al phon, in tasca c’era spazio per l’intero stomaco e un accendino. Prese quel sogno e lo accartocciò, per non vederlo in tridimensione, per non impilarlo né impiccarlo, lo fece tondo e liscio e gradevole al tatto, così d...