Entrare
Senza chiedere permesso, senza senno del come creare l’abitudine, senza sapere con certezza quale sia quella più vicina.
Novità, curiosità, accoglienza.
Calpestare linee nuove, o schivarle, o incastrarci la misura del piede, a terra e negli orizzonti.
Nuove curve al mattino per raggiungere il caffè, nuove tonalità di voce per superare le pareti.
Intimo spazio che annuisce e osserva senza giudizio alcuno, ginocchia piegate a un sudore che sa di primavera, di olfatto, e di pergole pregne di un lungo inverno.
Benvenuta in questa vita, nuovità.