Può

Corre il tempo batte sbatte sbuffa.

Intercapedini di felicità.

Marciapiedi bucati dai respiri strozzati.

Parole gridate rimbalzate tra i denti e la giugulare. 
Insonorizzate.

Fastidiosa sabbia tra la pianta del piede e la suola.

Scuoto.
Fingendo una danza.

Tremo.
Ostentando una presenza.

Distolgo lo sguardo.
Incarnando un pensiero.

Aria settembrina fuori stagione anestetizza la gola, la punge, l’accarezza.

Può finire il mondo.

Può.



Chi impara a restare in piedi nel vento, poi non chiede più scuse al silenzio.” - A.M.


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