Colori

Ti auguro di essere triste, che augurarti di essere felice è una banalità. Invece io a te, che hai un posto speciale nel mio cuore, auguro di saper essere triste, trovare quei momenti bui e saperli assaporare. 

Quando siamo tristi emergono verità profonde che squarciano l’orizzonte e la profondità dello stomaco, e li ampliano. 

Ti auguro di saper nuotare in quel mare fino alla riva, perché so che ci saprai arrivare. Che tu senta gli spigolosi confini di te, con le mani, con l’affanno, con il pensiero saldo alla meta. Che tu sappia che quei momenti passeranno come passano i momenti di felicità, e che per questo ti possa dedicare ad essi con coscienza. 

Ti auguro che tu riconosca il tuo essere e che da quel mal di organi tu li sappia osservare, che tu li sappia domare lasciandoti andare. Che tu non abbia paura di chiedere aiuto o compagnia ma che non arrivi dall’esigenza di distrarti. Che sia un richiamo d’amore a cui darai tu forma e a cui saprai fare la tua richiesta.

Spero per te che tu possa anche avere il coraggio di riemergere consapevole del fatto che sia un momento di tanti che la dimensione umana prescrive. So che lo farai, ma non avere fretta, certe parti si sviluppano col tempo, non farti prendere dall’ingordigia, lascia che sia la pazienza a prendere il timone. Ti auguro di saper essere un passeggero anche se non rientra nel tuo ego. Di avere fiducia nel destino e negli occhi buoni di chi riconosci.

Ti auguro di trovar pace negli estranei al bisogno, ma senza svelarti più del necessario, e di stringere al cuore gli amici che ti sanno o non sanno sollevare ma che hanno cura dei tuoi sguardi stanchi e già ci vedono un’ascesa.

Ti auguro di avere tatto nelle parole che dedichi a te stessa quando ti parli dentro, perché quelle parole sono i giudizi più importanti che riceverai e a cui darai più importanza, anche inconsciamente.

Perdi tutto, ma non perdere i colori e con loro la magia del saperli osservare.

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