Tigli

In spiaggia lanci via la canottiera e resti nuda con i tuoi segni addosso.

Chi guarda con malizia, chi con giudizio, chi ti segue al volo perché c’è la musica.

Non sono tanti i topi sottoterra ma sono pochi quelli sopra con cui danzi. E alla fine non son così maldestri, basta saper guidare una capovolta.

Guardando il mare sotto la pioggia mi ha convinta dell’argento che ha dentro alle ossa.

Il profumo intenso di tigli ubriaca l’olfatto e prende a carezze il cuore.

Orizzonte verde giallo e mosso, orizzonte grigio azzurro e piatto.

Sabbia tra le unghie e vento spettinato che rende fessure gli occhi e tira rughe da marinaio sulla fronte.



Post popolari in questo blog

Entrare

Sbattuto in faccia

Taipei? E dov'è?