Ossitocina

Lunga tavola apparecchiata con lividi fratture e un decoroso trono di felicità.

Appetito turbolento luce soffusa ombre schiaffeggiate dal fuoco di una grossa candela inodore.

Orizzonte verdeggiante inquadrato dagli spigoli della finestra inghiottita da una tiepida notte.

Mozziconi deglutiti e poi alti respiri ansimati, musica pensata con parole sbagliate e poi il sollievo del salvagocce nella bottiglia di vino rosso.

Un po’ di acqua frizzante, ossitocina, e un paio di forbici, per favore.



“Tutto è in disordine: i capelli, il letto, le parole. Il cuore. La vita.” William Leal

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