Sangue silenzio sale
Cosa c’è di tanto amaro in un giorno di silenzio.
Forse tutto, forse niente, forse piove.
C’è lo spazio da annusare con le dita.
Ci sono i rumori da divorare con gli occhi.
Ho visto un prete benedire un grosso cane.
Stava dritto col suo scettro e gli scuoteva addosso il sale.
Ho visto un treno parcheggiare davanti a casa.
Era verde con otto vagoni e non c’era nessun altro testimone.
Quando c’è la luna piena anche lo stomaco si gonfia.
Vuol lanciare il cuore in alto perché vada lì sotto appena per farsi baciare.
Se non c’è spazio di espressione in una mano affamata mangi sassi e digerisci la neve.
Quando trovi la matita del colore giusto puoi truccarti fino al bacino e tornare indietro.
Non temere di ingoiare qualche morso distratto.
Solo il sangue sa come pulirlo.
Anche tu sei l’amore.
Sei di sangue e di terra come gli altri.
Cammini come chi non si stacca dalla porta di casa.
(Cesare Pavese)