Nessuno. O centomila.
Si potrebbe creare una sorta di parallelepipedo immaginario.
Sospeso nell'aria, che si colora in base alla luce del cielo, che si sposta in base al movimento di un dito.
Si potrebbero guardare le macchie sul tavolo.
Che non si colorano, e non si spostano, ma che con la fantasia potrebbero agglomerarsi e formare una storia.
Si potrebbe chiudere la porta dell'auto.
E abbassare il finestrino, e affacciare una mano, e accelerare fino a sentirla fluttuare.
Ho visto un palazzo giallo, decadente, con dei balconcini in ferro battuto molto suggestivi. Stavano lì, appoggiati a mezz'aria, guardavano invidiosi le pareti del vicino, pulite e rinnovate.
Ero in Via Paolo Sarpi. Il cielo era coperto. L'aria non portava piacere ai polmoni.
Un colpo di tosse.
Quanto zucchero metti nel caffè?
Per me amaro, grazie.
L'occhio dell'uragano è la salvezza dell'anima.
Quando ero piccola sono inciampata più volte sulla stessa ferita, sul gomito destro, e quella cicatrice non è mai guarita. Mi ha lasciato un angolo di pelle sfigurata, liscia, fittizia.

La nostra mente è una spugna,il nostro cuore è un fiume.Non è strano che molti di noi preferiscano succhiare piuttosto che scorrere.
(Kahlil Gibran)
Sospeso nell'aria, che si colora in base alla luce del cielo, che si sposta in base al movimento di un dito.
Si potrebbero guardare le macchie sul tavolo.
Che non si colorano, e non si spostano, ma che con la fantasia potrebbero agglomerarsi e formare una storia.
Si potrebbe chiudere la porta dell'auto.
E abbassare il finestrino, e affacciare una mano, e accelerare fino a sentirla fluttuare.
Ho visto un palazzo giallo, decadente, con dei balconcini in ferro battuto molto suggestivi. Stavano lì, appoggiati a mezz'aria, guardavano invidiosi le pareti del vicino, pulite e rinnovate.
Ero in Via Paolo Sarpi. Il cielo era coperto. L'aria non portava piacere ai polmoni.
Un colpo di tosse.
Quanto zucchero metti nel caffè?
Per me amaro, grazie.
L'occhio dell'uragano è la salvezza dell'anima.
Quando ero piccola sono inciampata più volte sulla stessa ferita, sul gomito destro, e quella cicatrice non è mai guarita. Mi ha lasciato un angolo di pelle sfigurata, liscia, fittizia.

La nostra mente è una spugna,il nostro cuore è un fiume.Non è strano che molti di noi preferiscano succhiare piuttosto che scorrere.
(Kahlil Gibran)