Dottore, lo stomaco?

Buonasera dottore, no, non sono la sua amante. Mi scusi se la disturbo di venerdì pomeriggio, mi scusi davvero, ma è importante. Ecco vede, volevo chiederle una cosa. Certo, per lei sarà questione di minuti immagino, la sua conoscenza enciclopedica in materia certamente le permetterà di esaurire la mia domanda in men che non si dica! Ma veniamo al dunque, non vorrei portarle via troppo tempo ecco già l'ho disturbata nel bel mezzo di un soleggiato pomeriggio semi primaverile. Mancano pochi giorni al calendario biologico di questa meravigliosa stagione sa dottore? Con tutti gli impegni che avrà...magari non ha avuto un attimo di respiro per accorgersi che il paesaggio sta cambiando! E guardi fuori che bel cielo generoso di luce! Già potrebbe immaginarsi a passeggiare senza quella bella sciarpa che usa sempre per proteggersi dal freddo, ricordo ancora la prima volta che le feci i miei complimenti, da esperta di tessuti, vista la mia piccola sartoria giù in centro. Si ricorda, si ricorda anche lei? Oh...mi sembra ieri. Era così freddo quel giorno, caro dottore. E lei mi rispose, testuali parole, "la ringrazio, sa, anche a noi dottori conviene prevenire il mal di gola" e poi sorrise. Oh...dottore. Mi scusi ancora se l'ho disturbata. Mi scusi tanto. Le auguro di passare un buon weekend, e grazie ancora dottore, grazie!








Procrastinare.
Parole vuote.
Al muro.






Dottore, mi scusi, dove trovo lo stomaco?














Un uomo vide un coniglio che mentre correva, colpì per caso il ceppo di un albero e morì. L’uomo si cibò del coniglio e credendo di ottenerne dell’altro, rimase stupidamente accanto al ceppo, in attesa che gli catturasse un altro coniglio. Ma nessun coniglio arrivò e l’uomo sprecò il suo tempo

(Storia Cinese)

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