abisso



suggestione di una stagione che cambia
olfatto viziato da nuovi profumi
pelle colori occhiali da sole

con il prato tra le mani ho chiuso gli occhi ed ho osservato il mio abisso
di lontano
sottovoce

con l'animo indomato ho percorso intere giornate nell'affanno
tensione rara
preziosa melodia
avida attenzione

con gli occhi stanchi di cercare
grattare via il cemento dai muri
spostare volti estranei
stanchi di sudare
stanchi di chiedermi quel sole

e non c'è strada che non abbia percorso
e non c'è considerazione che non abbia perso

mentre la città sembra essere immensa

mi abbandono in questa assenza generale

immemore
molteplice
intatta
presente

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