errare




oggi ho toccato il peso del tempo con le dita
tra il pollice, l'indice ed il medio, un istante di effimera eternità
ho sfiorato quello che non si può vedere
la parte della vita che non si può raccontare

blasfema in mezzo alla normalità assoluta
colta in flagrante da un guizzo di lucidità
trafitta da un sospiro che non è terminato in fondo al diaframma

oggi ho toccato il peso del tempo con gli occhi
tra la luce, la penombra e il buio, un istante di effimera eternità
ho osservato quello che non si può toccare
la parte della vita che non si può descrivere

ho perso la chiave sul gradino di un ponte attraversando il naviglio
l'ho sentita sbattere sul fondale asciutto
l'ho seguita nei suoi due rintocchi letali

e poi le ho sorriso
indossando il sorriso più sereno del mio guardaroba
senza destare anime intorno
senza muovere lo scherno

non sono mai stata maldestra
ma mi sento particolarmente goffa con le emozioni
sbavature ripetuti errori
errante
nella sua duplicità

come i cavalieri dell'Ariosto
demiurgo giocoso

inciampo ma non cado, e questo è un problema
perchè senza cadere non c'è modo di rialzarsi

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