Lo splendore dell'amicizia

Quest'anno che si conclude porta con sè molte domande irrisolte.
E tutto sommato, finchè ci sono domande, ci sono attesa e ricerca, quindi senza troppe forzature è una cosa buona.
Un anno che ha cambiato colore in modo repentino, che è stato a tratti generoso a tratti avverso, che sbatte la porta con nuove consapevolezze e nuovi approcci.

La cosa più preziosa che mi trovo svuotando le tasche porta il nome dell'amicizia.
Un nuovo ordine di grandezza, una nuova veste, un nuovo orizzonte che si disfa di tutte le linee romantiche che fino ad ora appesantivano la mia concezione di amicizia, svuotandola di senso.

Oggi non sono la persona che ero ieri. E non sarò la stessa persona domani.
Siamo tutti animali fragili, bestie che si leccano le ferite, siamo persone che hanno un trascorso in seno, persone che hanno sofferto, siamo carne e sentimento. Paure, delusioni, gioie, speranze, sogni, progetti, fallimenti... Ognuno compone il proprio spettro, ognuno riflette i suoi colori, a modo suo.
Non abbiamo il dovere di rendere conto a nessuno, in partenza, veniamo al mondo nudi e soli, e tali restiamo. Senza tragicità, questo è anzi il grande dono che ci mette in mano la vita: l'indipendenza. La possibilità. La scelta.
Le occasioni di miglioramento ci sono offerte dal mondo esterno e vanno colte, ma non indistintamente. Quello che fa la differenza è il modo in cui noi scegliamo di relazionarci alle persone. O in cui scegliamo di non relazionarci affatto.
I colori che non si accostano, non si accosteranno, le sfumature che riempiono un vuoto lo riempiranno. Cerchiamo negli altri affinità e compensazione, o solo uno dei due o magari la più completa irrazionalità. E quello è ciò che ci viene offerto, liberi di scegliere.
In modo semplicistico, non andrò mai dal salumiere a comprare un paio di calzini, perchè quel salumiere può essere il miglior salumiere della città, ma non saprà come accontentare la mia richiesta. Non mi arrabbierei con il salumiere se non fosse in possesso di calzini da vendere.
Le comunità esistono perchè esiste la complementarietà. Ed esiste anche la fungibilità dei servizi. Scelgo il salumiere che più si confà al mio gusto.
E se sei un salumiere, continua a migliorare la qualità dei tuoi prodotti, curati del fatto di aver perso alcuni clienti, chiedi loro il perchè, cerca un confronto. Ma se l'insoddisfazione dei clienti che se ne sono andati non è dovuta al servizio che hai svolto, se nel metterti in discussione senti di non avere di meglio da offrire, allora non volertene. Hai scelto di aprire il tuo negozio, lascia che siano gli altri a scegliere ciò che meglio ti riesce, oppure di non voler attingere dal tuo paniere.
I compagni di viaggio sono persone che ci porteremo dentro per tutta la vita. Fanno parte di noi come un braccio, una gamba, un occhio. E' possibile perderli anche completamente, ma ci sono stati e forse torneranno, e sicuramente in qualche modo restano in controluce.
I compagni di viaggio di domani saranno le persone che ti guardano senza giudizio, che ti perdonano senza rancore, che ti accolgono senza preavviso. Tutti gli altri sono comparse, di poco conto, di convenienza. Tutti gli altri scivolano via da sè, si auto-eliminano, senza farne una tragedia insomma è così che deve andare. Non ci è possibile vincere alcuni pregiudizi. Non ci è possibile e neppure dovuto.

A volte basta che un’altra persona veda quello che vedi tu.
Allora tutto è più vero, più tondo, più reale.

Le sensazioni sono nude, non hanno bisogno di drappeggi, hanno bisogno di esistere e basta.


Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale quando
scopriamo che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.
- Ralph Waldo Emerson

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